A diciassette anni si mette alla prova e dopo un provino con i “Baroni del liscio”, entrò a far parte della loro orchestra. Non è un “ingresso felice”, tutta la sua buona volontà e l’impegno nello studio del loro repertorio, non approdano ai risultati sperati e, di conseguenza nonostante la simpatia e la considerazione per la sua giovane età che, avevano determinato la loro scelta, non esitarono a darle il “benservito”.
Fu proprio quella “sconfitta” a farle decidere di iscriversi ad un liceo musicale per seguire lezioni di canto lirico, pianoforte, teoria e solfeggio.
Furono anni di notevoli sacrifici, studiare di giorno e la sera cantare nell’orchestra dei “Sagittari”, ma era appagata dalla sensazione di aver fatto la scelta giusta per lei. Si trovò, a un certo punto, a dover scegliere il suo futuro artistico: conservatorio o musica da ballo?
Per la sua insegnante sarebbe potuta diventare un “soprano lirico” di spessore, ma Lei, dopo quattro anni di scuola, scelse la musica da ballo.
Nel 1986 canta per l’orchestra dei “Novelli”, la più famosa e rinomata formazione musicale piemontese, e le serate con loro non le consentono più di dividersi tra studio e lavoro.
Una data importante della sua vita artistica è il 4 novembre 1989, dove si ritrovò a fare la prima serata per l’orchestra “TONYA TODISCO”.
A quella serata, ne seguirono tante altre, il successo era immediato e il calendario iniziava a riempirsi di appuntamenti.
Con un’orchestra tutta sua, abbandona definitivamente la “lirica” e intraprende per quattro anni nuovi studi sul canto jazz con un’insegnante eccezionale, Elena Ruggero. Alterna la sua attività di cantante con quella di presentatrice televisiva per le emittenti private di Liguria, Piemonte e Veneto e nel 1992, partecipò per cinque settimane di seguitò con tutta l’orchestra a “Super classifica Show”, un programma di grande successo in onda su Canale 5 e condotta dal giornalista Maurizio Seymandi.
Il 29 aprile 2002, costituisce una tappa fondamentale della sua vita, in quanto la sua orchestra passa a far parte della produzione “Beitempi”.
Grazie ai consigli di tutto lo staff Beitempi, si riesce a fare dell’orchestra
Tonya Todisco una “grande orchestra” sia dal punto di vista musicale che scenografico.
Comincia così la collaborazione artistica con colleghi che hanno affinità ed estensioni vocali come le sue, come ad esempio Omar, Diego Zamboni. Soprattutto la collaborazione con quest’ultimo, porta buoni risultato. Nel 2006 la sorella Stefania decide di abbandonare l’orchestra.
Negli anni si consolida la collaborazione con Diego Zamboni, che nel frattempo ha dato vita ad un’orchestra tutta sua.

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